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Appello di Anna Grendene

Ciao a tutti, tutto bene? E’ arrivato il momento di scrivervi. E’ da una settimana che mi gira per la testa un'idea. Una notte della settimana scorsa ho cominciato a pensarci e, credendo fosse una delle classiche manie che mi prende frequentemente, ho aspettato a contattarvi, perchè pensavo che dopo qualche giorno mi sarebbe passata... e invece no. Il mio progetto ha bisogno, per essere realizzato, della vostra collaborazione, e del consenso della Nostra Poleo, perchè sarà, penso, abbastanza impegnativo. Ecco, tutto è nato da una situazione che tutti noi giovani, impegnati in ambito culturale e non solo, stiamo vivendo: il taglio di tutti i fondi destinati alla cultura, allo spettacolo, alla ricerca, allo sviluppo.  Sono evidenti le proteste dei teatri, delle associazioni culturali in tutta Italia, e non solo. I ragazzi che studiano qualsiasi disciplina artistico-culturale sono sempre più demoralizzati. Vedono con difficoltà il loro avvenire, anche i più bravi. Il futuro? l'estero. Qui, in Italia, non si combina niente. A nessuno, tra le "alte" sfere (alte dove poi? nel conto in banca e basta.) sembra interessare qualcosa di ragazzi, giovani e giovanissimi, che trovano la soddisfazione più intensa della loro vita nell'arte. E’ così.

Tanti si prodigano per poter studiare, imparare. Risultato? qualche piccolo consenso di nicchia. In questo ritrovano la soddisfazione di ore e ore di studio, di rinunce, di umiltà per riuscire sempre a migliorarsi. Tanti mollano. Chi glielo fa fare di investire il loro tempo in qualcosa che poi non potrà sostenerli come professione? Tanti emigrano. Germania, Spagna, nord Europa. tutto ma non in Italia. Dall'altra parte chi c'è? Ci sono ragazzi che non conoscono la passione dei loro coetanei. A mio avviso è difficile trovare qualcosa che entusiasmi tanto quanto l'arte. Ci sono ragazzi, ci sono persone, che non conoscono l'arte di cui è impregnato ogni millimetro del nostro paese. Non conoscono la Poesia Italiana, la Musica nata Italia, l'Architettura, la Letteratura...mi chiedo come, certe persone, riescano e vivere senza conoscere Puccini, Shakespeare, i balletti di Tchaikovsky,...la gente non è disposta a spendere i propri soldi in qualcosa che non conosce e perciò non va a teatro, non entra in una sala da concerti, difficilmente entra in una mostra d'arte contemporanea. E’ un cane che si morde la coda. Non si vuole investire sulla cultura, la gente di cultura non la trasmette, il pubblico resta nell'ignoranza più oscura. Cosa può impedire al cerchio di rompersi? La Passione, la Passione che ti scuote dentro e che ti porta ad andare oltre a tutto. Ad andare anche oltre te stesso. Come concretamente? Portando ad esibirti senza niente in cambio solo in nome di quel qualcosa che vuole solo trovare una voce per liberarsi.  Tutto questo è ingiusto. La gente "di cultura"ci investe una vita e poi? Purtroppo la risposta è univoca. Di questi tempi non ci rimane che la Passione. L'idea che è nata è la seguente:

1) diffondere questo messaggio in ambienti artisticamente e culturalmente interessanti.

2) sperare in una risposta numerosa e scaduti i termini di raccolta adesione dar vita ad una stagione culturale musica, danza, teatro, conferenze..

Tutto all'insegna della gratuità. Tutto in nome dell'amore per l'arte e per la sua diffusione. Io pensavo di rivolgere principalmente questo messaggio ai giovani e più in generale a tutti coloro sentono il bisogno di esprimersi come risultato di un percorso di studio. Questo vuol dire che non sarà aperto al mio vicino di casa che per diletto ha un gruppo rock e si diverte a suonare la chitarra tanto per passare il tempo. No. Gratuità non è sinonimo bassa qualità. Assolutamente. Ora, chiaramente quanto vi ho scritto è l'idea così, a grandi linee. Volevo sapere cosa ne pensavate. Il progetto è ampio e complesso, questa è però il concetto generale sulla quale potete riflettere. Scusate ripetizioni di vocaboli ma ho scritto tutto di getto.  E non ho voglia di sta qua a ricontrollare....vi ho scritto per sapere principalmente cosa ne pensavate e poi per sapere se con SalaPoleo si poteva organizzare il discorso. Grazie molte per l'attenzione, a presto Anna.